Territorio

Scendendo verso sud, superati Napoli e Salerno, è impossibile non perdersi in una delle terre più variegate e sorprendenti in cui ci si possa imbattere: il Cilento.

Ci si ritrova in una terra raccolta tra dolci colline ricoperte dalla macchia mediterranea e  spettacolari strapiombi nel blu del Mar Tirreno, dentro insenature placide e in cima a vette austere , presso vivaci torrenti e boschi di castagni e lecci che si confondono con i contorni sfumati dei borghi rurali e dei campi coltivati. Qui sorge il Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula, con le tante altre opere testimoni di un tempo antichissimo.

Nel Parco del Cilento e Vallo di Diano troviamo le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, nonché i contrafforti costieri del Monte Bulgheria e del Monte Stella.

Il Parco del Cilento, secondo per estensione a livello nazionale, grazie all’ampia varietà di ambienti presenti è caratterizzato da un ricchissimo e variegato ecosistema fatto di migliaia di tipi di piante autoctone spontanee e una fauna estremamente diversificata. Nei suoi cieli troviamo, fra tutti, il falco pellegrino, la Coturnice e la maestosa Aquila reale, sui suoi terreni il lupo, il cinghiale e la Lepre appenninica.

Nel protetto abbraccio delle sue chiese e cattedrali e nei suoi antichi templi echeggia un canto mitico e mistico, misterioso e religioso, dove le divinità pagane si mescolano con i culti cristiani.

Le aree archeologiche di Capaccio-Paestum e di Elea/Velia e la Certosa di Padula sono attrattori culturali di importanza mondiale che hanno permesso al Parco di gloriarsi del prestigioso riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità rilasciato dall’UNESCO.

 

Il mare

Il nostro mare è un capolavoro. Il Cilento annovera alcune tra le spiagge più belle del Sud Italia e dell’Italia stessa.

Spiaggia di San Francesco – Agropoli (10 minuti) > Vai

Si tratta di una cala protetta e riservata vicino alla chiesa di San Francesco. La leggenda narra che San Francesco si sia fermato ad Agropoli durante il suo pellegrinaggio e che qui abbia parlato ai pesci. 

Poco nota ai più, si tratta di una di quelle curiosità da non lasciarsi scappare e da raccontare agli amici

Baia di Trentova – Agropoli (10 minuti) > Vai

Ad Agropoli Sud troviamo la baia di Trentova e la sua spiaggia sabbiosa incastonata tra le rocce. La spiaggia prende il nome dall’omonimo scoglio, all’interno della cui grotta la leggenda vuole che siano state rinvenute 30 uova di gabbiano o tartaruga. Da qui parte anche il percorso naturalistico e di trekking del Tresino.

Spiaggia del pozzillo – Castellabate (16 minuti) > Vai

La spiaggia del Pozzillo, con quasi un chilometro di costa, unisce due frazioni marine del comune di Castellabate, da nord a sud. 

La sabbia ha il caratteristico colore dorato ed è molto fine. L’acqua è cristallina e non molto profonda.

Spiaggia Zona Lago – Castellabate (17 minuti) > Vai

Fra quelle di Castellabate, la spiaggia del Lago è quella più a nord. È separata dal comune di Agropoli da Punta Tresino e arriva fino al lungomare Bracale di Santa Maria. La spiaggia del Lago con la sua lunghezza di circa 1.35 km è la più lunga del comune di Castellabate. Un altro nome con cui è conosciuta è “Spiaggia del Giglio bianco“.

Sulla spiaggia trovano posto molti lidi, ma non manca la spiaggia libera. La spiaggia ha vinto il premio “La più bella sei tu” indetto da Legambiente per la spiaggia più bella d’Italia.

Spiaggia di Punta Licosa – Castellabate (28 minuti) > Vai

 

La spiaggia di Punta Licosa è un oasi di bellezza fra le più incontaminate. Si trova nell’area Marina protetta di Santa Maria di Castellabate. Il litorale è qui prevalentemente roccioso e in alcuni punti sabbioso.

 

Baia degli infreschi (1h 28m) > Vai

 

La spiaggia di Baia degli Infreschi, fatta di sassolini bianchi, si trova in una caletta piccola incastonata nella natura e con un panorama mozzafiato. È raggiungibile via mare, tramite il sentiero degli Infreschi o in macchina da Lentiscosa e percorrendo l’ultimo tratto del sentiero. 

Cala bianca – Camerota (1h 28m) > Vai

Per raggiungere la spiaggia di Cala Bianca bisogna andare via mare oppure tramite il sentiero degli Infreschi. La spiaggia prende questo nome per la presenza dell’arenile bianco, dei ciottoli che fanno da cornice e da punto d’appoggio per i bagnanti. Si tratta probabilmente del fondale più bello in queste zone ed è una tappa imperdibile per chi ama nuotare, fare immersioni e snorkeling.